Concorso di idee "La Foresta in una Stanza"_ORTHUS DOMUS
2014
in collaborazione con Arch. Paolo Umana
L’idea che accompagna il progetto è basata sull’utilizzo del rifiuto organico in campo domestico.
OrthusDomus cerca di riproporre degli oggetti domestici, quali il “cestino” e la “libreria”, riletti in un’ottica di utilizzo alternativo ed eco-green.
Il primo oggetto, il “cestino”, viene qui riproposto in una versione più accattivante in quanto viene presentato come un vaso che cela al suo interno un contenitore per l’umido, con un pratico recipiente per raccogliere il liquido che questo produce ed uno per il compost – entrambi ottimi fertilizzanti. Infine è previsto anche uno spazio per accogliere alcuni attrezzi da giardinaggio.
Il secondo oggetto è invece la rivisitazione della classica libreria che, oltre a svolgere la classica funzione di contenitore, propone anche quella della coltivazione attraverso dei recipienti lignei. Le misure del mobile sono state pensate in modo tale da diventare una seduta o un tavolino, a seconda della collocazione scelta dal suo fruitore, in casa o sul terrazzo.
I due oggetti, anche se autonomi, sono strettamente legati tra loro: il primo produce la fonte di sussistenza delle piante e il secondo le ospita.
Questi hanno lo scopo di accompagnare l’intera fase della vita della pianta, dal momento del suo rinvaso, in cui diventa cibo, fino al riutilizzo dello scarto -attraverso il compost- che a sua volta diviene concime. Il materiale utilizzato è il legno di faggio, scelto non solo per le sue caratteristiche formali e tecniche, ma anche per la sua facile reperibilità e il suo possibile smaltimento in futuro. Il legno è stato pensato per essere trattato con una vernice impermeabilizzante e con una successiva vernice protettiva a base d’acqua, per non compromettere il suo futuro smaltimento. Una volta eliminate le parti metalliche, il legno di scarto può essere utilizzato come base per un nuovo mobile, essere tritato e compresso per costituire un pannello ecologico simile al truciolare, ridotto a carta (il faggio è noto per l’alta qualità di carta che si ricava da esso), ma la nostra speranza è che esso stesso diventi compost. Grazie al suo basso tasso di acidità, una volta trasformato in trucioli, il legno può essere compostato con altri componenti organici umidi e diventare così un’ottima fonte di sostanze nutritive per le piante.
